Cosa sta accadendo?
Forse questa è la domanda che in questi ultimi tempi ricorre più
frequentemente tra gli addetti ai lavori ... cosa sta accadendo? Siamo tutti
ancora molto scossi da quello che è accaduto a Milano in occasione
della partita con l'Inter; scossi noi che non c'eravamo, ma peggio ancora
chi quei brutti momenti li ha vissuti dal vivo.
Anche in questo caso non è facile affrontare il discorso, non è
facile neanche cercare di spiegare alcuni fatti, ma evidentemente le cose,
se non sono difficili, non c'è gusto ad affrontarle; noi ci proviamo
lasciando a Voi il commento alla fine.
Non è la prima volta che il tifoso romanista emerge tra le cronache
segnalandosi per comportamenti molto poco edificanti e nessuno di noi può
permettersi di dire che davvero non ne sono state fatte di tutti i colori;
spesso ci siamo vergognati di atteggiamenti poco civili. E’ un dato
di fatto che quando c'è la Roma l'aria è sempre elettrica perché,
tra la massa di tifosi che segue la squadra in trasferta, ci sono personaggi
che spiccano per il loro assurdo teppismo.
Ma questa, cari signori, è una storia che tutti conosciamo, Roma è
una città difficile, come lo sono anche molte altre città, e
sforna purtroppo ragazzi che sì esprimono solo con la violenza gratuita
ed il vandalismo, la fortuna è che non tutti sono così, il fatto
positivo è che la stragrande maggioranza si esprime ad altri livelli
ed è di questo che volevo parlare.
Si è parlato molto di Inter-Roma, ma poco si è parlato, per
esempio, di Napoli-Roma, e gli stessi giornali che si sono segnalati per il
loro scarsissimo senso critico, anche in quella occasione hanno sparato a
zero e guarda caso, sempre contro di noi.
Intendiamoci, non stiamo parlando solo del CUCS, ma anche della buona parte
dei tifosi che esiste e porta ovunque i colori dei nostro cuore (che alcuni
di noi hanno provveduto naturalmente a lasciare a casa, ben chiusi in un cassetto...
), a Napoli, dicevo, se ne sono viste delle belle, aggrediti dai napoletani
sotto un nutrito lancio di sassi ed alcune bottiglie incendiarie, stretti
contro un muro e costretti ad andare in questura senza vedere la partita,
nonostante molti ragazzi avessero il biglietto regolarmente acquistato con
moneta italiana non scaduta. Sapete cosa si è letto su tutti, dico
tutti, i giornali con in testa quelli romani? La solita solfa: teppisti romani,
armati di spranghe e molotov aggrediscono i poveri napoletani, insomma un
bel capolavoro di sincerità.
In quella occasione è suonato il campanello d'allarme che invece si
è sentito purtroppo a Milano; in entrambi i casi ci sono alcuni punti
che avvicinano le due trasferte, il primo è l'aggressione subìta
appena arrivati ed il secondo il solito classico atteggiamento della carta
stampata che ha fatto il resto.
Ma davvero i fatti sono andati così? Ma allora i cattivi stanno solo
a Roma, mentre ovunque, e soprattutto a Milano ci sono solo bravi ragazzi?
Questo non ci risulta perché se c'è una città che sportivamente
ha o aveva tifosi dal coltello facile è proprio Milano. Le cronache
di questi ultimi anni, seppur non clamorosamente, come quando un tifoso della
Roma lancia un sasso, sono ricche di episodi gravi, anzi gravissimi, accoltellati
a S. Siro o in trasferta sia con l'Inter che con il Milan, un ragazzo morto
per le ferite riportate al torneo «Mundialito», un morto a Milan-Cremonese,
un tifoso austriaco che è stato ridotto ad un colabrodo durante una
partita di Coppa guarda caso con l'Inter e sempre con l'Inter gli incontri
con la Roma di alcuni anni fa hanno visto i tifosi segnalarsi per una tragica
caccia all'uomo con buoni risultati visti i 17 accoltellati, ma evidentemente
tutto questo non è bastato perché, tanto, i selvaggi siamo noi
e potremmo parlare di incidenti a centinaia, riguardanti più o meno
tutte le tifoserie, ma anche questo non conta, la faccia è solo quella
della Roma.
C'è uno sport nello sport ogni lunedì ed è quello di
attaccarci, di dipingerci tutti quanti per quello che non siamo e nessun giornalista
si preoccupa (e perché mai?) di cercare di centrare il problema, ma
soprattutto di dire che non tutti sono così, come non lo sono tutti
a Milano, oppure a Torino o in altre città!!
Ritornando alla recente Inter-Roma, le cronache giornalistiche che hanno seguito
quella domenica sono state di un indirizzo unico, eppure i nostri ragazzi
appena arrivati hanno parlato di un bel gruppo di interisti con tanto di bastoni
e canne di plastica in attesa, certamente non amichevole, e non credo che
questo gruppo sia stato visto solo dai romanisti; i feriti che ci sono stati
mi sembra che fossero romanisti, altri atteggiamenti poco convincenti e soprattutto
poco chiari, se ci sono stati, sempre e solo all'indirizzo dei tifosi romanisti.
Insomma, come all'inizio non abbiamo escluso, anzi abbiamo chiaramente affermato,
che spessissimo sono proprio i tifosi romanisti a mettersi in mostra vergognosamente,
ora dobbiamo concludere affermando che questa storia deve finire, i giornalisti
dovrebbero imparare ad essere più sinceri e scrivere solo quello che
hanno potuto accertare con sicurezza e naturalmente anche i loro commenti
ai fatti, ma solo i fatti certi. Una volta siamo i bravissimi ragazzi che
organizzano spettacoli indimenticabili in tutto lo stadio e la domenica seguente
siamo le orde barbariche in giro per l'Italia; finché questo lo scrive
il solito giornalista di parte, poco conta, ma ferisce di più che lo
facciano anche i giornali di Roma che sicuramente hanno la possibilità
di analizzare a fondo il problema e spesso, quando serviamo, ci cercano.
Ci cerchino anche quando succede qualcosa di disdicevole, se non altro per
conoscere la nostra versione dei fatti.
La questione Inter-Roma avrà un seguito giudiziario perché i
65 arrestati subiranno un processo e in quella occasione sapremo se tra tutti
quei ragazzi c'è qualche colpevole o se la loro unica colpa non fosse
quella di trovarsi su quei pullman, e questo, ne siamo certi, vale almeno
per la stragrande,maggioranza. Ragazzi ai quali è andata, comunque,
la nostra solidarietà quando stavano in carcere e che aiuteremo legalmente,
in ogni modo, ad uscire puliti da questa brutta storia, e quel giorno qualche
giornalista dovrà rivedere le proprie idee.
Commando Uitrà Curva Sud
Vecchio Cucs
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